Nel 1999 al numero 18 di via Piave, a Roma, non c’era nulla. O meglio, c’era un magazzino chiuso, un non-luogo. Ma tutto cambia. E quando una domenica di primavera, un gruppo di “giovani di belle speranze” decise di smarcarsi dalle malie del posto fisso e voltarepagina, il non-luogo divenne una libreria. Era il 1° giugno del 2000.
Essendo giovani ma non infanti e avendo un po’ capito come girava il mondo, facemmo una scelta imprenditoriale che si rivelò corretta, avviare un franchising: inizialmente Rizzoli, poi Feltrinelli e ora Mondadori (ma eravamo sempre noi, Voltapagina Srl). Il giornalista Paolo Fallai firma del Corriere della Sera, dopo una breve intervista in cui provammo a raccontare tutto quello che volevamo fare, titolò un articolo su di noi “E’ nato un vulcano attivo in via Piave”. Da quei giorni è passata tanta acqua sotto i ponti, ma quella matrice di esplosività proiettata verso il futuro è rimasta, se ne sente ancora l’eco.
Oggi la libreria è una bella ragazza più che maggiorenne. Ha festeggiato il suo ventesimo compleanno in una situazione del tutto imprevista per l’emergenza Covid, ma andare avanti e voltarepagina è nella sua più intima natura!
Infatti, è ancora più ricca di libri e conoscenza, ha maturato disparate esperienze, ha corso rischi senza tirarsi indietro, è sempre aperta alle novità ma mantiene con orgoglio la sua profondità di catalogo. Ha affinato le sue abilità di scovare libri nascosti e irrecuperabili. È affidabile, lo dichiarano le scuole, le biblioteche, gli enti pubblici e i ministeri. La libreria è svago per i più piccoli, è Scuola di scrittura creativa, è spazio culturale, è palcoscenico per autori, giornalisti e intellettuali, è casa editrice, è salotto dove intrattenere gli amici.
Se non ci credete, leggete cosa dicono di noi…
Nel 1999 al numero 18 di via Piave, a Roma, non c’era nulla. O meglio, c’era un magazzino chiuso, un non-luogo. Ma tutto cambia. E quando una domenica di primavera, un gruppo di “giovani di belle speranze” decise di smarcarsi dalle malie del posto fisso e voltarepagina, il non-luogo divenne una libreria. Era il 1° giugno del 2000.
Essendo giovani ma non infanti e avendo un po’ capito come girava il mondo, facemmo una scelta imprenditoriale che si rivelò corretta, avviare un franchising: inizialmente Rizzoli, poi Feltrinelli e ora Mondadori (ma eravamo sempre noi, Voltapagina Srl). Il giornalista Paolo Fallai firma del Corriere della Sera, dopo una breve intervista in cui provammo a raccontare tutto quello che volevamo fare, titolò un articolo su di noi “E’ nato un vulcano attivo in via Piave”. Da quei giorni è passata tanta acqua sotto i ponti, ma quella matrice di esplosività proiettata verso il futuro è rimasta, se ne sente ancora l’eco.
Oggi la libreria è una bella ragazza più che maggiorenne. Ha festeggiato il suo ventesimo compleanno in una situazione del tutto imprevista per l’emergenza Covid, ma andare avanti e voltarepagina è nella sua più intima natura!
Infatti, è ancora più ricca di libri e conoscenza, ha maturato disparate esperienze, ha corso rischi senza tirarsi indietro, è sempre aperta alle novità ma mantiene con orgoglio la sua profondità di catalogo. Ha affinato le sue abilità di scovare libri nascosti e irrecuperabili. È affidabile, lo dichiarano le scuole, le biblioteche, gli enti pubblici e i ministeri. La libreria è svago per i più piccoli, è Scuola di scrittura creativa, è spazio culturale, è palcoscenico per autori, giornalisti e intellettuali, è casa editrice, è salotto dove intrattenere gli amici.
Se non ci credete, leggete cosa dicono di noi…